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I vaccini del cane: quali e quando farli
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I vaccini del cane: quali e quando farli

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Una tappa fondamentale è la vaccinazione del cucciolo e del cane adulto. Vaccinare il cane è caldamente consigliato in quanto non solo si protegge il singolo animale da determinate malattie, ma garantisce un'immunità di popolazione che minimizza il rischio di sviluppo di epidemie per quelle determinate malattie infettive e protegge gli animali che, a causa di altre patologie particolari, non possono essere vaccinati. Purtroppo ci sono molte patologie infettive che i nostri cani possono contrarre e da cui non possiamo proteggerli con la vaccinazione per il semplice fatto che non esiste il vaccino per quella malattia. Quindi almeno là dove il vaccino esiste, perché non proteggerli?

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Sommario:

  1. Quali e quanti sono i vaccini per il cane?
  2. Le linee guida Wsava per la vaccinazione del cane
  3. Perché molti veterinari vaccinano annualmente?
  4. Chi è autorizzato a fare i vaccini?

Quali e quanti sono i vaccini per il cane?

Ci sono diverse malattie per cui è possibile vaccinare il cane. Prima di tutto bisogna precisare che in Italia non è obbligatorio nessun vaccino per i cani (neanche quello per la Rabbia a meno che non si debba andare all'estero col cane o partecipare a mostre o gare in cui è richiesta la vaccinazione antirabbica).

Tuttavia è caldamente consigliato vaccinarli onde evitare che epidemie di Parvovirosi o Cimurro si portino via non solo intere cucciolate, ma che facciano strage dei cani di quella determinata zona. Senza dimenticare, poi, che la Leptospirosi è una zoonosi mortale anche per le persone.Queste sono le principali malattie per cui solitamente si vaccinano i cani:

  • Cimurro (Canine Distemper Virus, CDV)
  • Adenovirus canino (Canine Adenoviru, cAV)
  • Parvovirus canino tipo 2 (Canine Parvovirus 2, CPV-2)
  • Leptospirosi

Ci sono poi altre vaccinazioni da prendere in considerazione:

  • Rabbia
  • Leishmaniosi
  • Piroplasmosi
  • Herpesvirus

Le linee guida Wsava per la vaccinazione del cane

La letteratura scientifica riguardante i vaccini, oggigiorno tende a seguire le linee guida vaccinali della Wsava. Si tratta di linee guida che indicano ai veterinari come approcciare i protocolli vaccinali adattandoli alla situazione epidemiologica locale, ma non sono delle linee che bisogna obbligatoriamente seguire per legge.

Le linee guida Wsava sono alquanto lunghe e complesse, per cui qui vi forniremo un breve riassunto.

In pratica le Linee Guida Wsava distinguono i vaccini in due tipi:

  1. vaccini core: sono quelli che tutti i cani (e gatti, ci sono Linee Guida Wsava anche per i protocolli vaccinali dei gatti) dovrebbero fare, indipendentemente dalla localizzazione geografica e dalla situazione epidemiologica locale. Questi vaccini core proteggono i cani da malattie gravi e spesso mortali che si trovano in tutto il mondo. Per il cane i vaccini core sono quello del Cimurro, dell'Adenovirus canino e del Parvovirus canino di tipo 2. Per quanto riguarda la Rabbia, viene considerato core in quei paesi dove questo Lyssavirus è endemico (quindi non da noi in Italia). Essendo che gli anticorpi materni interferiscono con la maggior parte dei vaccini core e visto che il livello di tali anticorpi varia parecchio a seconda delle cucciolate, le Linee Guida Wsava raccomandano di somministrare dosi multiple di vaccini core a cuccioli (e gattini) con l'ultima dose fatta ad almeno 16 settimane, quindi a 4 mesi, con richiami a 6 o 12 mesi. Questi vaccini core spesso garantiscono un'immunità di almeno tre anni, per cui le Linee Guida consigliano di vaccinare ogni 3 anni dopo il richiamo a 6 o 12 mesi. Tuttavia, visto che non tutti i cani reagiscono allo stesso modo e non è detto che tutti i cani siano protetti per almeno 3 anni, se si decide di optare per questo protocollo, bisogna fare degli esami del sangue ogni anno per essere sicuri che i livelli di anticorpi in quei cani rimangano davvero protettivi. Questi vuol dire fare dei test sierologici per valutare la sieroconversione per ogni singola malattia dei vaccini core
  2. vaccino non-core: sono quelli che vanno fatti a seconda della localizzazione geografica, della situazione epidemiologica locale o dello stile di via. Un esempio è la Leptospirosi: non essendo diffusa ovunque, viene considerato non-core. Qui da noi va fatta perché la malattia è presente (si preferisce utilizzare i ceppi L4 ormai al posto degli L2 in quanto proteggono da più ceppi di Leptospirosi). I vaccini non-core vanno richiamati annualmente

Perché molti veterinari vaccinano annualmente?

Detto questo, potreste legittimamente chiedervi perché molti veterinari vaccinano annualmente. Il perché lo abbiamo scritto sopra: prima di tutto i vaccini non-core vanno richiamati annualmente, questo è un dato di fatto.

Per i vaccini core, invece, c'è il problema dei test sierologici. Se è vero che l'immunità dura tre anni, è anche vero che le Linee Guida Wsava specificano che i cani i cui proprietari decidono di adottare la vaccinazione triennale, devono essere testati regolarmente per controllare che davvero quel cane abbia il giusto livello di anticorpi.

Il problema, quando sono uscite le Linee Guida Wsava, è che molti proprietari e non addetti al settore si sono limitati a recepire la prima parte di esse: "Vacciniamo ogni tre anni", ignorando del tutto la seconda parte, altrettanto fondamentale "Sì, vacciniamo ogni 3 anni, ma ogni anno testiamo sierologicamente il cane per essere sicuri che abbia davvero gli anticorpi".

Seguire le Linee Guida solo parzialmente, per risparmiare sul costo dei test sierologici, è controproducente: si rischia di avere in giro cani con livelli di anticorpi non sufficienti che possono contrarre le malattie di cui abbiamo parlato prima e che si scatenino epidemie vere e proprie.

Per questo motivo valutate col vostro veterinario quale protocollo usare. Se decidete di fare le vaccinazioni core triennali, dovrete anche regolarmente effettuare i test sierologici. Se per qualsiasi motivo non volete fare i test (motivi economici, il cane non è particolarmente tranquillo nel fare i prelievi...), allora ecco spiegato perché i veterinari vi fanno i richiami annuali: per evitare di avere cani scoperti con titoli anticorpali bassi. Tutto sta nel decidere insieme al vostro veterinario quale sia la strada migliore per voi.

Chi è autorizzato a fare i vaccini?

Ricordiamo che la vaccinazione è un atto medico e, in quanto tale, l'unico autorizzato a somministrare un vaccino al cane è il veterinario, il quale provvederà a visitare il cane, valutare se lo stato di salute generale consenta la vaccinazione, vaccinerà il cane e compilerà il libretto sanitario apponendo la fustella del vaccino accompagnata da data e timbro e firma leggibili.

Sul timbro devono comparire non solo il nome e il cognome e la dicitura Medico Veterinario, ma anche indirizzo, numero di iscrizione all'Ordine dei Veterinari, codice fiscale, Partita Iva ed eventualmente numero di telefono.

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