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L'alimentazione del cucciolo: meglio quella commerciale o casalinga?
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L'alimentazione del cucciolo: meglio quella commerciale o casalinga?

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E' meglio l'alimentazione commerciale o quella casalinga per il cucciolo? Meglio dargli il cibo ad libitum o fare dei pasti a ore regolari? Sono domande che non hanno una risposta precisa in quanto troverete sempre sostenitori di una o dell'altra scuola di pensiero. In generale, quando si parla dell'alimentazione del cucciolo, consiglio di ricordare sempre alcuni fattori importanti:

 

  • Non esiste un dictat che indichi che l'alimentazione casalinga sia superiore a quella commerciale o viceversa che quella commerciale sia superiore a quella casalinga:si possono fare gravi errori in entrambi i casi, ma in generale è più facile compiere errori con la dieta casalinga
  • Mai fare bruschi cambi di alimentazione (salvo diversa indicazione del veterinario in casi specifici)
  • Se avete trovato un cibo commerciale che al cucciolo piace, che digerisce bene senza avere vomito o diarrea, che lo fa crescere bene e regolarmente, perché andare a cercarsi guai cambiando venti tipi diversi di mangime in un mese perché su quel sito avete letto che questo è meglio di quello? O perché batuffolina87 su Twitter ha detto che quella marca è pericolosissima basandosi su quanto sostenuto da Doctor Google o dall'amico del vicino di casa del suo parrucchiere che ne sa un sacco di cani? Rischiate di passare da una situazione di tranquillità a una di problematiche gastroenteriche o di crescita per nessun motivo reale

 

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Sommario:

 

  1. Alimentazione del cucciolo: quando fare lo svezzamento?
  2. Alimentazione del cucciolo con cibi commerciali
  3. Alimentazione del cucciolo con cibi casalinghi
  4. Quanti pasti fare al giorno?
  5. Cosa chiedere all'allevatore?

 

Alimentazione del cucciolo: quando fare lo svezzamento?

Abbiamo già parlato in un articolo apposito dello svezzamento del cucciolo, quindi qui non ci ripeteremo ulteriormente.

Ricordatevi solo che lo svezzamento è il passaggio dall'alimentazione liquida lattea a quella solida. Solitamente si iniziano a svezzare i cuccioli a partire dalle 3-4 settimane di vita, ma teoricamente dal mese di vita in su il cucciolo è perfettamente in grado di nutrirsi di solo cibo solido (anche se continuerà comunque ad attaccarsi alla madre).

Questo vuol dire che visto che i cuccioli possono essere adottati a partire dai due mesi di vita compiuti, in generale i cuccioli ceduti dall'allevatore saranno perfettamente in grado di nutrirsi da soli.

Alimentazione del cucciolo con cibi commerciali

Partiamo dai cibi commerciali. Con cibo commerciale si intendono crocchette o scatolette/bustine di umido. E' indubbio che l'alimentazione commerciale sia più pratica da fare: è già pronta, bilanciata, non ha bisogno di essere cucinata e la sua preparazione porta via pochissimo tempo. Per contro, alcuni cuccioli potrebbero trovarla meno appetibile, mentre non bisogna mai escludere la possibilità di intolleranze o allergie (ma questo accade anche con il cibo casalingo).

In generale i veterinari e diversi allevatori consigliano l'alimentazione commerciale per un solo motivo: a meno di non scegliere proprio le peggiori crocchette da discount strapiene solo di cereali e contenenti pochissima carne, è difficile che si vadano a compiere gravi errori in quanto le crocchette sono già perfettamente bilanciate e studiate per soddisfare tutti i fabbisogni nutrizionali di un cucciolo in accrescimento.

Inoltre molte marche che realizzano crocchette per cuccioli, solitamente definite Puppy, le suddividono per taglia:

 

  • Puppy piccola taglia
  • Puppy media taglia
  • Puppy taglia grande o gigante

 

Questo è un fattore importante da tenere in considerazione. I fabbisogni nutrizionali di un cane di piccola taglia come un Chihuahua non sono gli stessi di un cane di taglia grande come un Mastino Napoletano. Paradossalmente la spinta di crescita data da un Puppy di piccola taglia è maggiore rispetto a quella di un Puppy di taglia grande e questo perché i cani di taglia grande hanno tempistiche di crescita più allungate nel tempo. Questo per dire che i mangimi Puppy valevoli per tutte le taglie forse non sono i maggiormente indicati.

Altra questione riguarda il mescolare crocchette e scatolette insieme. Molto dipende dal cucciolo: ci sono cuccioli un po' più schizzinosi e esigenti che le crocchette da sole non le mangiano. Ci va una cucchiaiata di scatoletta per insaporire il tutto. Un conto però è una singola cucchiaiata, un conto dare mezza scatoletta per volta: in questo caso bisognerà conteggiare anche la scatoletta nel conto dei grammi e delle calorie giornaliere in modo da evitare un eccesso di alimentazione. Un altro problema da tenere in considerazione è la capacità digestiva del singolo cucciolo. Crocchette e scatolette hanno tempi digestivi diversi, motivo per cui alcuni soggetti più delicati sul lungo periodo potrebbero cominciare a manifestare problemi di vomito o diarrea se si danno nello stesso pasto sia crocchette che scatolette.

Infine conviene evitare un errore molto comune: il cane mangia le scatolette, ma insieme gli metto della pasta o del riso soffiato. E'inutile e dannoso: la crocchetta è già bilanciata, ha il giusto rapporto fra proteine, carboidrati e grassi. Se aggiungete della pasta o del riso soffiato a delle crocchette, squilibrate la razione con un eccesso di carboidrati.

Alimentazione del cucciolo con cibi casalinghi

Passiamo all'alimentazione casalinga. E' qui che la maggior parte delle persone compiono degli errori a volte anche irreparabili. Prima di tutto alimentazione casalinga non vuol dire dare al cucciolo tutto ciò che ci passa per la testa, quello che mangiamo noi o quello che avanziamo da tavola: questo è forse il peggior sistema di alimentazione per un cane, quello che provoca maggiori danni. Ricordatevi sempre che fate meno danni con un'alimentazione commerciale con crocchette di non altissima qualità piuttosto che con un'alimentazione casalinga basata su avanzi o cibi non consoni.

Il problema dell'alimentazione casalinga per un cucciolo è che non è facile bilanciarla e questo perché i fabbisogni di crescita del cucciolo si modificano continuamente richiedendo costanti aggiustamenti. Se proprio si è decisi a fare un'alimentazione casalinga per un cucciolo in crescita, soprattutto per cuccioli di taglia grande, allora la cosa migliore da fare sarebbe farsi preparare su misura per quel cucciolo un piano nutrizionale da un nutrizionista veterinario.

Questo perché fare alimentazione casalinga non vuole solamente dire cuocere al cane un po' di pollo, della pasta e delle verdure. Ovvio che nell'emergenza (tradotto: ho preso il cane di domenica e tutti i negozi sono chiusi) posso dare al cucciolo un po' di petto di pollo lesso. Questo però non vuol dire che possiate continuare a nutrirlo di solo pollo lesso per il successivo mese.

Fare alimentazione casalinga vuol dire bilanciare per quel cucciolo non solo proteine, carboidrati e lipidi, ma anche vitamine, oligoelementi, acidi grassi e fibra. Con aggiustamenti a seconda delle razze: ricordiamo, per esempio, i cani di razza nordica che necessitano di maggior integrazione di zinco.

Altri errori che vengono spesso fatti (non solo con l'alimentazione casalinga, ma a volte anche con quella commerciale) è integrare a casaccio con vitamine e minerali. L'errore più comune è quello di imbottire il cane di calcio: se il cucciolo non è a ha bisogno, tutto quello che otterrete dandogli integratori di calcio non necessari, non è farlo crescere di più, ma fargli sviluppare problematiche ossee, malformazioni o insufficienza renale grave che lo condurranno a morte nel giro di poco tempo.

Per quanto riguarda il tipo di alimenti, per le proteine si varia dal manzo al pollo, dal maiale magro al tacchino, dal pesce al coniglio: tutto dipende anche da come il cucciolo digerisce le singole proteine. Idem dicasi per i cereali e le verdure. In quest'ultimo caso solitamente si usano carote, zucchine o finocchio, mentre legumi e patate sarebbero da evitare.

A meno che non si decida di fare una Barf vera (e con Barf vera intendo seguirla veramente, non la Barf che fa il 90% dei proprietari e che si traduce con "Do al cane tutto crudo senza abbattere correttamente gli alimenti e ossa a volontà" e che si traduce in "Cane con blocco intestinale o con intossicazioni alimentari gravi nel giro di 3, 2, 1..."), in generale la carne va cotta. Ricordiamo soprattutto che pollo, maiale, tacchino, coniglio e pesce non vanno mai dati crudi al cane: per pollo e pollame in generale ci sono rischi di Salmonellosi e Campilobacteriosi, per il maiale di Trichinellosi e di Pseudorabbia o Morbo di Aujeskzy, per il pesce di infezioni batteriche o carenza di vitamina B1.

Quanti pasti fare al giorno?

Anche qui il mondo dei veterinari e degli allevatori si divide fra chi chiede che i pasti vengano dati a orari precisi e chi vuole un'alimentazione ad libitum. In generale, tranne casi particolari, sia dal punto di vista alimentare che educativo sarebbe bene dare al cucciolo pasti piccoli e frequenti, a orari precisi. Molti cuccioli, infatti, non riescono a regolarsi da soli e di fronte a una ciotola stracolma di cibo, la finiscono tutta in cinque minuti, rischiando problemi digestivi. E' evidente che cani così voraci, che non sono capaci di autoregolarsi, hanno bisogno di qualcuno che imponga un minimo di regole. Il consiglio è quello di alimentare un cucciolo con 4-5 pasti giornalieri, in modo che siano più facilmente digeribili. Il veterinario potrebbe tuttavia modificare questo schema nel caso di cuccioli con problemi digestivi particolari.

Questo sistema è anche più corretto dal punto di vista educativo. Il cucciolo deve capire sin da subito, sin dal suo primo giorno in casa, che a gestire il cibo non è lui, bensì il leader del suo branco famigliare, esattamente come succederebbe in natura. Il cucciolo deve apprendere che si mangia quando dice il suo umano e cosa dice il suo umano, non quando dice lui e cosa dice lui.

Trovate che sia un sistema troppo rigido? Se ci pensate bene non lo è, soprattutto a fronte di tutte quelle orde di cuccioli o cani anche adulti i cui proprietari si lamentano che il cane questo non lo mangia, quell'altro neppure, fanno storie con qualsiasi cibo gli propongono. In generale il comun denominatore di queste storie è sempre lo stesso: proprietario che ha lasciato che il cane scegliesse cosa mangiare e quando mangiare.

In che modo? Semplice. La situazione è sempre la stessa: proprietario che presenta la ciotola al cucciolo, cucciolo che annusa e se ne va via sdegnato. Il proprietario si preoccupa che il cucciolo possa morirgli di fame e gli propone altre cose fino a quando il cucciolo non si degna di assaggiare qualcosa. Cosa ha imparato quel cucciolo? Che se fa due capricci gli viene dato quello che vuole lui e continuerà a comportarsi così anche da adulto.

Altra situazione analoga è un proprietario che cerca di dare pasti regolari, il cucciolo fa i capricci e altro membro della famiglia che fra un pasto e l'altro allunga premietti golosi. Cosa ha imparato il cucciolo? Che se fa i capricci gli viene dato del cibo più saporito, quindi perché mangiare quello che dice il suo umano numero 1 quando poi c'è umano numero 2 che lo foraggia con quello che vuole lui?

Ma torniamo ai nostri 4-5 pasti al giorno. Come vanno dati? Semplice: dopo aver suddiviso la razione giornaliera per il numero di pasti che si intende fare (considerate che man mano che il cucciolo crescerà solitamente i pasti si ridurranno a 3 al giorno, fino ad arrivare da adulto a 2-3 al giorno), si fa fare il seduto al cucciolo (o almeno ci si prova all'inizio) e quando è tranquillo gli si dà la ciotola. Ci si allontana e si aspettano 15-20 minuti che abbia finito. Se ha finito, bene, si toglie e pulisce la ciotola. Se non ha mangiato perché sta provando a vedere a se voi cedete e gli date qualcosa di più buono, quella ciotola viene via e viene ripresentata al pasto successivo o dopo un paio di ore. Sempre la stessa ciotola: il cucciolo deve capire che o mangia quello che dite voi o non arriva niente altro.

Ovviamente durante questo lasso di tempo non ci deve essere nessuno in casa che foraggia il cucciolo, altrimenti rientriamo nei casi precedentemente descritti.

In caso di cuccioli particolarmente ostinati, nulla vi vieta di insaporire un po' la ciotola con qualcosa di adatto all'alimentazione del cucciolo, ma attenzione: la ciotola va offerta al cucciolo già insaporita, non dovete insaporirla dopo che il cucciolo si è rifiutato di mangiarla, altrimenti ricadiamo di nuovo nel caso descritto prima.

Cosa chiedere all'allevatore?

In realtà la questione può essere vista da due punti di vista: il proprietario che chiede all'allevatore indicazioni su cosa mangiava il cucciolo e l'allevatore che spiegherà al proprietario cosa stesse dando da mangiare al cucciolo. 

Indipendentemente da chi partirà l'informazione, in generale queste sono i dati da recepire:

 

  • Il cucciolo fa un'alimentazione casalinga o commerciale?
  • Nel caso dell'alimentazione commerciale, specificare esattamente il nome della marca delle crocchette o delle scatolette e qualsiasi dato in merito alla tipologia del mangime in questione (gusto, pezzatura...)
  • Nel caso dell'alimentazione casalinga, indicare esattamente ogni singolo ingrediente che è stato dato
  • Segnalare sempre se qualche marca particolare di cibo, se una tipologia specifica di alimento (crocchetta o scatoletta) o se qualche ingrediente particolare (pollo, pasta...) abbiano dato problemi digestivi al cucciolo
  • Indicare esattamente le dosi da somministrare giornalmente
  • Per quanto riguarda l'alimentazione casalinga, se il piano nutrizionale è stato stabilito insieme a un veterinario nutrizionista, fornire anche tale piano o il nominativo dello specialista 

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