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La dilatazione-torsione gastrica - GDV - parte seconda
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La dilatazione-torsione gastrica - GDV - parte seconda

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L'intervento di gastropessi

Il cane viene successivamente portato in chirurgia per l’intervento chirurgico che prevede una celiotomia, ossia l’apertura dell’addome e le seguenti procedure:

• detorsione manuale dello stomaco se non si era completamente deporto con la sonda

• ispezione ed eventuale rimozione della milza (splenectomia); la milza subisce spesso dei danni di tipo ischemico che ne richiedono l’asportazione;

• ispezione della parete dello stomaco per valutare se ci sono danni ischemici irreversibili; a volte si devono asportare (gastrectomia) alcuni tratti di parete gastrica o in alternativa introfletterli seguendo particolari tecniche di sutura;

• chiudere eventuali vasi che perdono (emorragia interna); si tratta spesso dei vasi gastrici brevi;

• eseguire una gastropessi preventiva, ossia si fissa lo stomaco alla parete addominale destra per impedire allo stomaco di ritorcersi in futuro (un cane che si è torto e in cui lo stomaco è stato riposizionato nei mesi successivi ha 80% di probabilità di ritorcersi se non si attua una gastropessi).

Particolare attenzione meritano le cure postoperatorie per cui il cane viene mantenuto in fluidoterapia continua fino a quando l’assunzione dei liquidi per bocca è sufficiente a mantenere l’idratazione, si devono controllare accuratamente gli elettroliti, le proteine ematiche e l’ematocrito (frequentemente compare anemia). Molti cani con GDV sono ipokaliemici (hanno valori bassi di potassio nel sangue) e pertanto richiedono correzioni con il potassio. Il cibo e l’acqua vengono proposti in piccole quantità già dopo 12 ore dall’intervento. Frequente è il riscontro di vomito in conseguenza di una gastrite più o meno grave secondaria ad ischemia e quindi si rende necessario somministrare farmaci sintomatici adeguati (antiemetici, antiacidi, antibiotici). Spesso si riscontrano aritmie ventricolari (un disturbo del ritmo del cuore che può portare ad arresto cardiaco) prima, durante e dopo l’intervento e si devono somministrare farmaci antiaritmici e mantenere il cane adeguatamente idratato correggendo gli squilibri elettrolitici. La prognosi di questa grave malattia è favorevole se il trattamento chirurgico è tempestivo. Maggiori sono le complicanze (insorgenza di aritmie cardiache, necrosi della parete gastrica che rende necessaria una gastrectomia, emorragia interna, concomitante torsione di milza) e minore sarà la percentuale di successo.

Spero che questa mia trattazione, rivolgendosi a proprietari di cani, possa essere stata chiara ed utile e desidero parlare per ultimo della gastropessi preventiva. Si tratta di un intervento di fissazione dello stomaco da attuarsi a cani a rischio per prevenire la malattia e alcuni veterinari lo stanno già proponendo ad allevatori che hanno cani con alta incidenza di malattia. Forse è eccessivo proporre a tutti i cani di grossa mole questo intervento, ma penso sia utile eseguirlo a quelli che hanno ripetuti episodi di dilatazione gastrica che si risolve spontaneamente oppure a quei cani a rischio che per altri motivi.

PARTE PRIMA - La dilatazione-torsione gastrica - GDV

dott. Fausto Pedemonte

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