Dopo aver parlato della monta naturale, per par condicio oggi andiamo a parlare anche di monta artificiale. Con il termine di monta artificiale o inseminazione artificiale si intende una metodica con la quale gli spermatozoi vengono prelevati da un maschio (lo sperma può essere sia fresco che congelato) e inseriti nell'apparato riproduttore femminile durante la giusta fase estrale in modo da tentare una gravidanza. Va da sé che, come la monta naturale, anche con la monta artificiale non è garantita ogni volta la gravidanza.
Inoltre l'Enci e la FCI sono molto chiare per quanto riguarda l'uso dell'inseminazione artificiale: è consentita solo in determinate circostanze.
vai all'indice delle lezioni del corso per allevatoriSecondo ENCI e FCI, non è possibile praticare l'inseminazione artificiale in soggetti che non si siano riprodotti naturalmente in precedenza.
Ovviamente ci sono delle eccezioni:
L'inseminazione artificiale può essere fatta solo da un veterinario che raccoglie lo sperma. Al veterinario spetta poi il compito di certificare, tramite apposito attestato (indicando luogo, data e dati di fattrice e proprietario), al Libro delle Origini del paese che lo sperma, sia fresco che congelato, proviene da quello stallone. Questi attestati devono essere poi dati dal proprietario del maschio, gratuitamente, al proprietario della fattrice. Le spese per l'inseminazione artificiale sono tutte a carico del proprietario della fattrice.
In generale, nell'allevamento andrebbero impiegati solamente soggetti che possono riprodursi in modo naturale e andrebbe evitato l'uso dell'inseminazione artificiale nei soggetti non in grado di accoppiarsi naturalmente. Concessioni particolari possono esserci, per esempio, in razze di cani Bulldog inglesi o alcuni molossoidi di grossa taglia che non riescono fisicamente a fare il salto per la monta o in cui le femmine non riuscirebbero a sopportare il peso della mole del maschio.
Bisogna poi ricordare che l'UC potrebbe effettuare verifiche periodiche della corretta attribuzione della paternità e della maternità tramite l'analisi del DNA. Il prelievo di campioni di materiali biologico (effettuato o dal veterinario o da controlli autorizzati dalla delegazione) e l'invio ai lavoratori sono obbligatori per questi riproduttori (per permettere l'identificazione con analisi del DNA):
Come abbiamo visto, per l'inseminazione artificiale è necessario che venga contattato il veterinario il quale dovrà poi rilasciare apposito attestato.
Prima di procedere all'inseminazione vera e propria, il veterinario solitamente controllerà:
Se tutti questi test sono andati a buon fine, ecco che il veterinario provvederà a prelevare il liquido seminale del maschio e inserirlo nell'apparato riproduttore della femmina. Durante queste fasi è importante che i proprietario degli animali siano presenti per rassicurarli e farli stare a loro agio. Una volta terminata la fecondazione artificiale, vale la regola di evitare di mettere la femmina in situazioni in cui potrebbe accoppiarsi con altri maschi (traduci con: lasciarla libera senza guinzaglio, lasciarla da sola in giardino, portarla a spasso nell'area cani e chiacchierare spensieratamente con gli amici mentre alle vostre spalle la cagna si accoppia felicemente...).
Dopo 20 giorni dall'accoppiamento è consigliato prenotare un'ecografia dal veterinario per essere sicuri che la gravidanza sia andata a buon fine.
Specifichiamo meglio un aspetto della vicenda: aiutare due cani ad accoppiarsi non è la stessa cosa che fare una monta artificiale (di questa abbiamo parlato nei paragrafi precedenti).
Tenere una femmina ferma perché magari il maschio è un po' imbranato, aiutare il cane nella penetrazione perché non sa bene cosa fare o tenere fermi i due cani dopo l'accoppiamento per evitare che si facciano male mentre il "nodo" si scioglie, è assolutamente consentito, anzi, fa parte del normale lavoro dell'allevatore.