Abbiamo già parlato della riproduzione nei cani, ma oggi andremo a vedere più nello specifico come avviene la monta naturale e cosa fare. Diciamo che è una parte fondamentale dell'allevamento dei cani, per cui è bene conoscere le fasi preparatorie, il corteggiamento, come avviene la monta vera e propria (il famoso "nodo" con i cani che rimangono attaccati) e cosa fare dopo. Fermo restando un concetto chiave: anche se la monta va a buon fine, non è matematico che la cagna rimanga incinta ogni singola volta.
vai all'indice delle lezioni del corso per allevatoriSoprattutto nel caso di accoppiamenti di cani distanti fra di loro, magari con maschio che vive all'estero, è importante assicurarsi che la femmina sia effettivamente pronta all'accoppiamento per evitare viaggi e spese inutili.
La cagna deve essere in fase di ovulazione per accettare il maschio, ma questa fase è alquanto breve. Per accertarsi che si sia nella fase giusta si possono adottare uno o più di questi sistemi contattando il proprio veterinario:
Una volta stabilito che la cagna è nel momento giusto, ricordatevi che va portata la femmina dal maschio e mai viceversa. Il maschio, se non si trova nel suo ambiente, potrebbe sentirsi o meno sicuro o essere troppo distratto dal nuovo ambiente per svolgere il suo compito.
Sebbene sia auspicabile che i due cani si siano conosciuti in precedenza per valutare anche affinità di carattere (ed evitare di cercare di far accoppiare due cani che, magari, si odiano), ammettiamo che non sempre questo sia fattibile. Se i due proprietari abitano vicini, infatti, si può fare, ma soprattutto in caso di accoppiamenti su lunga distanza (con proprietari che abitano in regioni o stati diversi), non è pensabile una cosa del genere.
La femmina arriverà dunque dal maschio e inizierà la danza del corteggiamento. I cani si annuseranno, giocheranno insieme, ci saranno dei tentativi di monta: è tutto normale. E' importante lasciare che i cani effettuino questo rito, anche per il loro benessere psicologico. Questa fase ha una durata variabile: ci sono femmine che dopo un po' si bloccano e immobilizzano, spostando la coda di lato. Questo è il segnale per il maschio che può procedere con la monta vera e propria. Altre che si siedono e continuano a giocare, si allontanano dal maschio o proprio cercano di morderlo.
Se la cagna si limita a sedersi, ma non ha atteggiamenti aggressivi si può continuare col corteggiamento per un altro po'. Se ancora non si immobilizza e non sposta la coda, può anche essere che sia il giorno sbagliato.Se però la cagna si rigira a mordere, oltre a poter ricadere di nuovo nel "giorno sbagliato", può anche essere che sia una di quelle cagne che non ne vuole sapere di accoppiarsi. Ci sono, infatti, cagne che non accettano mai nessun maschio (di sicuro non il mega campione internazionale, ma magari accettano il primo meticcio scaroccio che passa nei dintorni). Altre volte il problema è l'educazione delle cagne: ci sono cagne molto viziate che non accettano nessun tipo di costrizione, neanche quella dell'accoppiamento. In questo caso, oltre a intraprendere un lungo percorso rieducativo di cane e padrone, se il momento è quello perfetto, ma la cagna non ne vuole sapere di rimanere ferma, ecco che alcuni allevatori provano a bloccarle tenendole ferme. Non è una cosa che piace a tutti, molti allevatori si rifiutano di farlo anche perché imporre una cosa del genere a una cagna che non ne vuole sapere di accoppiarsi è il modo migliore per far diventare sempre più restia e mordace quella cagna.
Diverso il caso, invece, in cui la cagna ci starebbe, ma il maschio, vuoi perché giovane, inesperto o imbranato di suo, non riesce a montarla correttamente. In questo caso tenere ferma la femmina che magari si vorrebbe accoppiare, ma si sta stufando di quel maschio che non sa cosa fare e aiutare il maschio potrebbe essere la soluzione. Ma solo se si sa cosa si sta facendo, altrimenti è meglio evitare per non causare potenziali danni.
Ovviamente se il corteggiamento e l'accoppiamento avverranno nel prato di casa o dell'allevamento, assicuratevi che il tutto sia fatto in sicurezza e che i cani non possano scappare (o che maschi vagabondi dall'esterno non possano entrare).
A questo punto avverrà la monta vera e propria. Quando il maschio fa il salto e penetra la femmina, potrebbe essere che questa pianga e guaisca o stia in silenzio: il comportamento è molto variabile da cagna a cagna.
Tecnicamente, il coito inteso come tale, dura pochissimo, solo che i cani rimangono poi attaccati a causa di quello che è noto nel gergo come il "nodo". Il fatto è che essendo che il coito dura poco, ma l'eiaculazione dura più a lungo, Madre Natura ha dovuto studiare un sistema per evitare che i cani si staccassero subito dopo la monta, rischiando così di veder vanificato l'accoppiamento.
I corpi cavernosi del pene del cane si gonfiano tantissimo tanto da rimanere incastrati nella vagina fino a quando il sangue non defluisce, il pene ritorna di dimensioni normali e può fuoriuscire dalla vagina.
Quando si forma il nodo, i cani rimangono sedere contro sedere per un periodo variabile. Solitamente dopo 10-15 minuti si staccano, ma a volte ci sono cani che ci mettono anche più di mezz'ora prima di staccarsi. Durante questa fase è importante che proprietari e allevatori (che finora hanno vigilato con discrezione che il tutto avvenisse senza incidenti) rimangano ciascuno con il proprio cane coccolandolo e tenendolo fermo per evitare lesioni da tentativi convulsi di distacco (lacerazioni, traumi, fratture dell'osso penieno...).
Una volta che i cani si sono staccati, lasciateli giocare fra di loro. Qualche coppia continua a giocare insieme, altre si separano subito, dipende dal carattere del cane.
Molti allevatori tendono a tenere i posteriori della cagna sollevati anche dopo la monta naturale per essere sicuri che il liquido seminale non fuoriesca, ma in realtà è eccessivo: ci ha già pensato Madre Natura col nodo a questo, è inutile stressare le cagne in questa maniera.
Dopo la monta, si dovrà fare attenzione a due cose: