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Le cure pre parto
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Le cure pre parto

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E' importante prendersi cura correttamente della cagna non solo al momento del parto o dell'allattamento, ma anche prima del parto. Le cure pre parto sono fondamentali, senza però esagerare o stressare troppo la cagna. Ecco dunque consigli e accorgimenti su cosa fare e cosa non fare prima del parto, durante i circa due mesi di gravidanza.

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Sommario:

  1. Cosa far fare e cosa non far fare alla cagna
  2. Cure pre parto: alimentazione
  3. Preparazione dell'ambiente per il parto
  4. I controlli veterinari

Cosa far fare e cosa non far fare alla cagna

Fermo restando che la gravidanza non è una malattia, bisognerebbe far fare alla cagna quello che faceva prima, ma senza esagerare troppo.

Questo vuol dire portarla in passeggiata come prima, farle fare una corsetta, giocare, ma avendo l'accortezza di non farla stancare eccessivamente, soprattutto a fine gravidanza.

Cercate di farla vivere in un ambiente tranquillo e sereno, senza riversare su di lei ansie e paure, ma evitando anche di farle fare cose sconsiderate. Se per esempio la cagna non è mai stata a fare una passeggiata in alta montagna, non è certo la cosa più furba farle fare la prima proprio mentre è in gravidanza.

Cure pre parto: alimentazione

E' importante curare l'alimentazione della cagna prima del parto, evitando sia carenze che eccessi. In primo luogo, andrebbe fatta accoppiare solamente una cagna in perfetta salute e in buono stato di nutrizione. Cagne troppo magre, denutrite o obese, hanno tassi di fertilità inferiori e minori chance di portare a termine una gravidanza con successo.

In realtà durante il primo mese di gravidanza non è necessario modificare la razione. Dalla quarta o quinta settimana, invece, si comincerà gradualmente ad aumentare la razione per soddisfare i maggiori fabbisogni nutrizionali legati all'aumenta richiesta di nutrienti dei piccoli in crescita. Solitamente si comincia a somministrare gradualmente delle crocchette per cuccioli di piccola taglia, modificando piano piano la razione fino ad arrivare a fine gravidanza a somministrare l'intera razione costituita da queste crocchette. Questo lo si fa perché man mano che la gravidanza procede, lo spazio disponibile in addome viene occupato dai cuccioli in crescita e lo stomaco potrà distendersi di meno per accogliere il cibo. Fornendo crocchette per cuccioli di piccola taglia, si garantirà la soddisfazione dei fabbisogni nutrizionali con un ridotto ingombro di cibo. Bisognerà fare pasti piccoli e frequenti per evitare di distendere troppo lo stomaco e controllare che effettivamente la cagna digerisca bene quelle crocchette e che non le provochino vomito o diarrea.

Nel caso di cagne che effettuano un'alimentazione casalinga, invece, sarà bene preparare o col proprio veterinario o col veterinario nutrizionista un piano alimentare ad hoc per la singola cagna, per evitare rischi di carenze e eccessi alimentari tipici di un'alimentazione casalinga non correttamente bilanciata.

Per quanto riguarda un'eventuale integrazione vitaminica, bisogna evitare di esagerare per non provocare danni irreparabili anche alla fattrice. Iniziare sin dal primo mese di gravidanza a bombardare la fattrice di integratori alla cieca, senza sapere se effettivamente ne abbia bisogno, potrebbe essere controproducente. Anche in questo caso, contattate il veterinario che segue l'allevamento o la cucciolata per stabilire un eventuale piano di integrazione.Va da sé che, soprattutto durante la gravidanza, sarebbe bene evitare di somministrare alla cagna cibi nocivi per il cane o non adatti alla loro alimentazione per evitare intossicazioni alimentari o scatenare gastroenteriti che potrebbero avere un impatto negativo sulla gravidanza.

Preparazione dell'ambiente per il parto

Parleremo più dettagliatamente in un apposito articolo della preparazione dell'ambiente per il parto. Qui ricordiamo che deve essere un posto tranquillo, gradito alla cagna, caldo e pulito. E non sempre la cagna accetta il posto da voi prescelto, preferendo location diverse della casa (solitamente il letto dei padroni, quell'armadio rimasto incautamente aperto...).

I controlli veterinari

Altrettanto importante è programmare con cura insieme al vostro veterinario dei controlli regolari per monitorare l'accrescimento di salute dei feti e lo stato di salute della fattrice.

Se tutto procede regolarmente, il veterinario programmerà semplicemente una serie di visite ed ecografie di controllo (di sicuro a 20 giorni per controllare che la fattrice sia incinta, a 45 giorni per valutare l'avvenuta ossificazione dello scheletro dei cuccioli e a termine gravidanza). Tuttavia, se durante questi controlli si evidenziassero determinate problematiche, è possibile che il veterinario richieda degli esami del sangue o dei controlli specialistici.

Non sottovalutate l'importanza dei controlli, ne va della buona riuscita della gravidanza (traduci con: nascita di cuccioli sani e vitali) e della salute della madre. Troppo spesso, infatti, si ignorano i controlli di base e si tende a far visitare la fattrice solamente quando i problemi sono insorti da tempo e sono irreversibili (traduci con: cagna portata a fine di una presunta gravidanza perché non partorisce e si scopre che l'addome gonfio non è per la presenza di cuccioli, ma per una piometra; fattrice portata a fine gravidanza perché non partorisce e si scopre che c'è stato un riassorbimento fetale).

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