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Regolamento accoppiamento cani: norme e consuetudini da seguire
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Regolamento accoppiamento cani: norme e consuetudini da seguire

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Ci sono dei regolamenti, norme, consuetudini da seguire prima di far accoppiare un cane di razza? Precisiamo subito che non ci sono dei regolamenti o leggi ufficiali da seguire, bensì si tratta di seguire regole e consuetudini che fanno parte di un Codice Etico degli allevatori che tutti gli appassionati, gli allevatori o gli esperti cinofili solitamente seguono. L'importante è che tali regole e consuetudini vengano scritte nero su bianco prima dell'accoppiamento: gli accordi solo verbali, di fronte a un eventuale contenzioso legale, difficilmente sono impugnabili da un avvocato in quanto la sola parola data dà ragione al 50% a una delle parti e al 50% all'altra.

Tuttavia, esiste il Regolamento Internazionale di Allevamento dell'Enci a cui è possibile fare riferimento in materia di diritti e doveri del proprietario della fattrice e dello stallone.

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Sommario:

 

 

Regole dei contratti di accoppiamento

Come anticipavamo, non esiste un regolamento scritto, bensì regole e consuetudini da seguire. Prima di tutto, quando si decide di far accoppiare due cani, questi devono rispettare gli standard di razza: devono avere il Pedigree ed essere iscritti all'Enci, non devono presentare difetti genetici o problemi comportamentali trasmissibili ai cuccioli e devono essere in salute. Una volta che si è sicuri di tutto ciò, il proprietario della femmina e il proprietario del maschio che intendono far riprodurre i rispettivi cani, dovranno stipulare un contratto scritto, non verbale. Questo perché il contratto verbale non ha alcun valore nel caso di eventuale contenzioso legale. Se tutto andrà bene con l'accoppiamento, la gravidanza e il parto probabilmente non ci saranno problemi, ma immaginate il caso in cui qualcosa vada storto, le parti in causa non riescano a raggiungere un accordo e si debba procedere per vie legali: se il contratto è stato verbale, è la parola di uno contro quella di un altro, hanno lo stesso valore.

Per questo motivo, è sempre meglio redigere un contratto scritto, il più dettagliato possibile.

Non si tratta solamente di scrivere "Io proprietario del maschio XY lo faccio accoppiare con la femmina XX", ma si tratta di scrivere nei minimi dettagli cosa potrebbe accadere ipotizzando ogni possibile situazione. Ecco alcuni aspetti da scrivere sempre nel contratto:

 

  • dove si svolgerà la monta
  • chi pagherà le spese di mantenimento della femmina durante il soggiorno dal maschio e le spese di trasporto
  • se il proprietario del maschio si farà pagare la monta o chiederà la scelta del cucciolo
  • quando avverrà l'eventuale pagamento e con che modalità
  • nel caso chieda la scelta del cucciolo, specificare sempre come avverrà tale scelta in base al possibile numero di cuccioli
  • entro quale termine il cucciolo potrà essere scelto e prelevato
  • a chi spetta la registrazione dei cuccioli e cosa accadrà se costui non rispetterà le tempistiche previste
  • cosa succede se l'accoppiamento non andrà a buon fine (se la cagna non rimarrà gravida, se avrà un aborto, in caso i cuccioli nascessero morti, in caso di mortalità neonatale, in caso i cuccioli eventualmente scelti dal proprietario del maschio dovessero morire...)
  • chi pagherà le spese per i controlli veterinari ed eventuale taglio cesareo se fosse necessario
  • ...

 

Come vedremo nei successivi paragrafi, secondo le consuetudini al proprietario del maschio e della femmina spettano diversi compiti e oneri. Ma anche se sono attribuiti per consuetudine, quando si stipula un contratto scritto è sempre bene specificare tali consuetudini onde evitare possibili malintesi e recriminazioni. Nel contratto, poi, va specificata la definizione di proprietario e di possessore/detentore.

Norme da seguire per l'accoppiamento

Tutti gli accordi scritti e i contratti vanno stipulati prima di eseguire la monta e non dopo. E' anche buona norma controllare che sia il maschio che la femmina siano in buona salute prima di procedere all'accoppiamento. Soprattutto nel caso della femmina, bisogna controllare che sia in regola con le vaccinazioni prima dell'accoppiamento (e non ricordarsi a metà gravidanza che "Ops, non l'avevo fatta vaccinare, non possiamo farlo adesso?". No, non si può vaccinare durante la gravidanza, si fa prima dell'accoppiamento, non dopo) e che sia stata correttamente sverminata.

Inoltre starà al vostro veterinario curante valutare se quella cagna e quel maschio siano in salute e pronti per l'accoppiamento (controllando anche che non ci siano infezioni alle vie genito-urinarie né per lui né per lei).

Importante è valutare anche l'età dei riproduttori: le femmine, solitamente, vengono fatte riprodurre dal terzo calore in poi e non oltre i 5-6 anni di età. Anche il maschio è preferibile che sia giovane, ma non troppo. Da controllare anche che la femmina non abbia fatto troppe gravidanza ravvicinate.

Una volta controllato che i riproduttori sono sani (esenti anche da malattie genetiche trasmissibili come la displasia dell'anca, del gomito, l'atrofia della retina, il monorchidismo/criptorchidismo, esenti da malattie infettive come la Leishmaniosi...), bisogna essere sicuri che a livello burocratico sia tutto a posto: entrambi i cani hanno un Pedigree valido? Microchip, eventuali passaggi di proprietà sono stati tutti regolarizzati? Si hanno a disposizione tutti i moduli e le autorizzazioni per iscrivere la cucciolata all'Enci? Sì è consapevoli delle tempistiche necessarie per compilare tali moduli?

Regolamento Internazionale dell'Enci: doveri del proprietario del maschio e della femmina

Se andiamo a leggere il Regolamento Internazionale dell'Enci, qui viene specificato che i diritti e obblighi reciproci dei proprietario dello stallone e della fattrice sono determinati da:

 

  • Diritto nazionale
  • Regolamenti stabiliti dalle associazioni cinofile nazionali
  • Club e associazioni di razza
  • Convenzioni specifiche

 

Qualora non esistano convenzioni di tale tipo, viene in teoria applicato il Regolamento Internazionale di Allevamento della FCI.

Questi sono i punti chiave:

 

  • gli allevatori e i proprietari degli stalloni devono mettere per iscritto le condizioni nelle quali avverrà la monta in modo da creare una situazione chiara per quanto concerne gli obblighi finanziari
  • il proprietario di un cane è la persona che ha legalmente acquisito l'animale e si trova in suo possesso e può provarlo tramite la detenzione, opportunamente certificata, del certificato di iscrizione e di un Pedigree valido
  • il possessore dello stallone è o il proprietario del medesimo o la persona che è stata autorizzata dal proprietario di offrire i servizi di questo stallone per una monta
  • tocca al proprietario della fattrice portarla dal maschio e andarla a riprendere di persone o tramite una persona fidata. Se la cagna deve rimanere per più giorni dallo stallone, le spese di alimentazione, alloggio, cure veterinarie, danni provocati dalla cagna all'allevamento o alla casa del proprietario dello stallone, sono tutte a carico del proprietario della femmine. Anche il trasporto per il ritorno è a carico del proprietario della femmina
  • in base alle leggi nazionali, di eventuali danni provocati dall'animale è responsabile la persona che, nel momento in cui questi danni si verificano, ha la detenzione o il possesso dell'animale. Quindi il proprietario dello stallone deve tenere conto di questa cosa quando stipula una polizza di assicurazione personale per la responsabilità civile
  • se la fattrice dovesse morire durante la permanenza presso il proprietario dello stallone, tocca a questi far certificare il decesso dal veterinario e a stabilire le cause. Inoltre deve informare il prima possibile il proprietario della femmina della morte e delle cause. Dal canto suo il proprietario della femmina ha il diritto di vedere il cane morto. Nel caso la morte fosse imputabile al proprietario dello stallone, quest'ultimo deve risarcire i danni al proprietario della fattrice. Se però al proprietario dello stallone non può essere addebitata nessuna colpa, sarà il proprietario della fattrice a dover rimborsare il primo di tutte le spese sostenute relative alla morte della femmina
  • il proprietario dello stallone è obbligato a far coprire la femmina dallo stallone prescelto, escludendo qualsiasi altro stallone. Se il prescelto non dovesse condurre la monta a buon fine la fattrice non può essere presentata ad un altro stallone a meno che il proprietario della femmina non abbia dato il suo consenso
  • se si verifica una monta accidentale con uno stallone non prescelto, il proprietario del maschio deve rimborsare al proprietario della femmina tutte le spese provocate dalla monta sbagliata. Dopo una monta accidentale con stallone diverso, è vietato effettuare una nuova monta con lo stallone prescelto. Inoltre al proprietario dello stallone non spetta nessun compenso per questo tipo di monta
  • tocca al proprietario del maschio compilare il certificato di monta come testimone oculare, mentre tocca al proprietario della femmina procurarsi gli appositi moduli per l'iscrizione della cucciolata, compilarli e presentarli al proprietario del maschio per la firma
  • per quanto riguarda il compenso della monta, il proprietario dello stallone deve firmare il certificato di monta solamente dopo che gli sia stato pagato il prezzo convenuto per la monta (non è possibile trattenere la fattrice come pegno)
  • nel caso in cui lo stallone prescelto non effettui la monta o la fattrice non si lasci montare, il proprietario dello stallone conserva il diritto di risarcimento, ma non può pretendere il pagamento del prezzo della monta
  • il proprietario dello stallone non ha diritto ad altri compensi se non a quello della monta: questo vuol dire che non ha diritto a farsi consegnare un cucciolo. A meno che le parti non si siano accordate in precedenza in modo diverso (vedi l'ultimo paragrafo). Tuttavia tale accordo deve essere messo per scritto prima della monta, sottolineando e precisando bene: quando il proprietario del maschio potrà scegliere il cucciolo; quando il cucciolo verrà consegnato al proprietario del maschio; quando sarà il momento in cui il diritto di scelta del proprietario del maschio verrà irrevocabilmente prescritto; quando sarà il moneto in cui il diritto di prendere il cucciolo da parte del proprietario del maschio verrà irrevocabilmente prescritto; accordi per i costi di trasporto; accordi speciali nel caso in cui la femmina dovesse partorire solo cuccioli morti, un solo cucciolo o nel caso in cui il cucciolo prescelto muoia prima della consegna
  • se la monta viene eseguita correttamente, ma la fattrice non rimane gravida, gli obblighi dello stallone sono adempiuti e quindi ha diritto al pagamento. Spetterà poi al proprietario del maschio decidere se, in caso di assenza di gravidanza, permettere una nuova monta gratuita al calore successivo o rimborsare parte del compenso ricevuto per la monta (questi accordi vanno messi per iscritto nel contratto prima della monta). Tuttavia il diritto per una monta gratuita cessa nel caso di morte dello stallone, di passaggio di proprietà dello stallone o di morte della fattrice. Se tramite analisi dello sperma viene, però, dimostrato che lo stallone era sterile al momento della monta, il proprietario della femmina deve essere rimborsato delle spese sostenute per la monta
  • inseminazione artificiale: non deve essere praticata in soggetti che non si siano riprodotti naturalmente in precedenza (salvo sporadiche eccezioni concesse dalle organizzazioni cinofile nazionali per preservare il patrimonio genetico della razza, la salute della fattrice o per migliorare la salute della razza). L'inseminazione artificiale deve essere fatta dal veterinario che raccoglie lo sperma, il quale dovrà certificare tramite attestato al Libro delle origini del paese che lo sperma fresco o congelato proviene dallo stallone prescelto. Questi attestati devono essere dati gratuitamente al proprietario della fattrice dal proprietario del maschio. Tutte le spese sostenute per il raccoglimento dello sperma e per l'inseminazione artificiale sono a carico del proprietario della fattrice. Il veterinario che ha proceduto nell'inseminazione, deve confermare al Libro delle origini che la fattrice è stata fecondata con lo sperma dello stallone prescelto, indicando anche luogo, data e dati della fattrice e del proprietario. Il proprietario dello stallone che fornisce lo sperma dovrà poi dare a quello della fattrice sia il certificato stilato dal veterinario che il certificato ufficiale di monta

I doveri del proprietario della femmina secondo la consuetudine

E' innegabile che il proprietario della femmina sia la figura che ha maggiori obblighi e doveri. Ecco i principali secondo le consuetudini:

 

  • il proprietario della fattrice deve spostarsi e andare dal proprietario del maschio: solitamente è la femmina che va dal maschio e non viceversa. E questo perché essendo in calore, anche spostandosi in un ambiente poco famigliare, non avrà problemi ad accettare l'accoppiamento. Il maschio, invece, potrebbe distrarsi incuriosito dall'ambiente nuovo o potrebbe sentirsi intimorito e quindi potrebbe non concludere nulla
  • spese: le spese di mantenimento della fattrice quando si trova presso il proprietario dello stallone (ed eventuali danni provocati) sono tutte a carico del proprietario della femmina (incluse le spese di trasferimento verso lo stallone). Tuttavia nel caso sfortunato e infausto nel quale la fattrice dovesse morire mentre si trova dal proprietario del maschio, tocca al proprietario del maschio non solo pagare le spese veterinarie per accertarne la morte (e informare il proprietario della femmina, ovviamente), ma anche risarcire al proprietario della femmina eventuali danni nel caso in cui la morte della femmina dipendesse dal proprietario del maschio
  • inseminazione artificiale: nel caso si renda necessario ricorrere all'inseminazione artificiale del cane, le spese relative alla raccolta del seme e all'esecuzione della manovra effettuata dal veterinario, saranno a carico del proprietario della femmina
  • cagna non gravida: se dopo l'accoppiamento la cagna non rimanesse incinta, il proprietario dello stallone conserva tutti i diritti e la somma stabilita in precedenza. Si potrò far accoppiare lo stallone entro l'estro successivo, senza dover però pagare di nuovo la monta. Oppure potrebbe essere concordata una riduzione del pagamento della monta: tutto dipende da cosa è stato concordato in precedenza fra le due parti. Nel caso, invece, lo stallone risultasse sterile, allora va rimborsata interamente la spesa al proprietario della femmina
  • iscrizione della cucciolata: tocca al proprietario della femmina iscrivere a sue spese la cucciolata all'Enci, rispettando i tempi previsti. Inoltre dovrà fornire gratuitamente il Pedigree dei cuccioli al proprietario del maschio
  • cura dei cuccioli: spetta al proprietario della femmina fornire e pagare tutte le cure dei cuccioli
  • microchip: il proprietario della fattrice deve provvedere anche a far applicare dal veterinario entro i 60 giorni dalla nascita il microchip ai cuccioli. Il microchip dei cuccioli va intestato al proprietario della fattrice, il quale poi provvede a fare il passaggio di proprietà a nome dei futuri proprietari

 

Ovviamente tutte le regole e consuetudini viste qui valgono nel caso in cui l'accordo scritto non preveda comportamenti diversi. Nulla vieta, infatti, ai due proprietari di scrivere regole differenti nel loro contratto.

 

I doveri del proprietario del maschio secondo la consuetudine

Anche il proprietario del maschio deve sottostare a determinate regole e consuetudini:

 

  • sostituzione: se dalle due parti è stato scelto un determinato stallone questo non può essere sostituito con un altro senza aver prima ricevuto l'autorizzazione del proprietario della femmina. Nel caso ci fosse un accoppiamento accidentale con un maschio diverso da quello scelto, il proprietario dello stallone perderà tutti i diritti e dovrà rimborsare le spese di viaggio sostenute dal proprietario della femmina e rimborsare il prezzo dell'accoppiamento (questo a meno che nel contratto non sia previsto che se questo accoppiamento accidentale avvenisse, venga considerato comunque valido e regolamentato secondo quanto previsto dall'accordo)
  • morte della fattrice: nel caso in cui la fattrice dovesse morire durante la permanenza presso il proprietario del maschio, questi dovrà pagare le spese eventuali, le spese dell'autopsia e, se saltasse fuori che la morte è a imputabile a lui o alla sua gestione, dovrà risarcire i danni al proprietario della femmina
  • certificato di accoppiamento: spetta al proprietario del maschio redigere il certificato di accoppiamento, ma solo dopo aver ricevuto l'eventuale somma stabilita in precedenza (se si è fatto pagare la monta, ma di questo parleremo in un paragrafo apposito). A questo proposito: entro 5 giorni dalla nascita, in teoria il proprietario della femmina deve consentire al proprietario del maschio di vedere e identificare i cuccioli, in modo che possa inviare il certificato di accoppiamento

 

Anche in questo caso, nulla vieta ai due proprietari di stipulare accordi diversi, basta che vengano scritti e concordati nel momento di stipula del contratto scritto.

 

Scelta dei cuccioli o pagamento della monta?

Veniamo ora a una parte molto complessa: al proprietario del maschio spetta il pagamento della monta o la scelta del cucciolo? Tutto dipende da cosa è stato scritto nel contratto stipulato prima di effettuare la monta. Se si segue, infatti, il Regolamento Internazionale dell'Enci che abbiamo visto prima, qui viene previsto che il proprietario dello stallone si faccia pagare la monta, punto e basta. A meno che, nel contratto scritto, le due parti non abbiamo stabilito diversamente.

Ed è in questo caso che rientrano gli usi e consuetudini in voga fra allevatori e privati, non regolati da nessuna norma e variabili di volta in volta (e non sempre accettati dall'Enci). Al proprietario del maschio spetterebbe solitamente il compenso per la monta. Tuttavia, previo accordo scritto con il proprietario della fattrice, spesso capita che opti per la scelta del primo cucciolo. In generale tutti si fermano qui: o il proprietario dello stallone si fa pagare la monta o sceglie il primo cucciolo, ma in realtà la situazione è più complessa.

Se si ascoltano le "regole non scritte degli allevatori", la consuetudine vuole che ci si ritrovi in una di queste situazioni:

 

  • pagamento della monta: il proprietario dello stallone sceglie di farsi pagare la monta per far coprire la fattrice
  • prima scelta: l'alternativa al pagamento della monta è che al proprietario dello stallone spetti la prima scelta del cucciolo, indipendentemente da sesso o colore. Lui può scegliere il cucciolo che preferisce. Ma non solo: alcuni sostengono che gli spetti 1 cucciolo ogni 3. Questo vuol dire che fino a 5 cuccioli gli spetta 1 cucciolo, fino a 7 cuccioli 2 e fino a 9 o più 3 cuccioli. Lo schema di scelta per il proprietario dello stallone è: prima, quarta e settima scelta. Lo schema di scelta per il proprietario della femmina è: seconda, terza, quinta e sesta. Il che tradotto significa: il proprietario del maschio sceglie il primo cucciolo, poi tocca al proprietario della femmina scegliere il secondo il terzo, ora tocca al proprietario del maschio scegliere il quarto cucciolo, poi di nuovo due al proprietario della femmina e via dicendo
  • pagamento della monta + tariffa a cucciolo: c'è anche chi si fa pagare la tariffa di monta più una determinata cifra concordata in precedenza a cucciolo

 

Ovviamente il tutto funziona se ci sono stati precisi accordi scritti e personalizzati a seconda delle necessità. Ribadiamo che è fondamentale che tali accordi vengano presi in forma scritta: non ci sono leggi che esplicitino tali usanze. Inoltre valutate bene una cosa: alcune delle "regole ufficiose" che abbiamo descritto in quest'ultimo paragrafo non sono ritenute valide dall'Enci.

Bisogna poi considerare che non è detto che la fattrice rimanga incinta o che nascano tutti questi cuccioli. A volte capita che la gravidanza non vada a buon fine, a volte nasce solamente 1 cucciolo e tutti gli schemi fatti prima saltano. Nel contratto scritto deve essere indicato esattamente cosa spetta al proprietario della femmina e del maschio in ogni possibile scenario.

Per quanto riguarda le tempistiche di scelta, non è che il proprietario dello stallone può farsi vivo quando vuole. Nel caso non abbia optato per il pagamento della monta, ma preferisse la prima scelta del cucciolo, molti sostengono che dovrebbe farlo entro il 49esimo giorno dalla nascita. Ipotizzando il caso in cui il proprietario del maschio non abbia ancora effettuato la scelta entro il 56esimo giorno, il proprietario della femmina avrebbe diritto a far effettuare tale scelta a un veterinario o a un esperto cinofilo, il tutto a spese del proprietario dello stallone. Anche qui, però, non sono tempistiche date dall'Enci o dalla FCI, ma frutto della consuetudine (e quindi il loro valore legale non è poi così certo).

Tutto questo per dire che conviene seguire le norme stabilite dal Regolamento Internazionale dell'Enci se si vuole essere sicuri che l'Enci non metta in discussione la monta e la cucciolata. Se ci si ritrova, invece, ad avere a che fare con qualcuno che vuole applicare quelle "regole ufficiose" e consuetudini, conviene non solo metterle bene per iscritto e specificare ogni scenario possibile, ma valutare anche con l'Enci se tali consuetudini siano poi accettate o meno.

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