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Il Bullmastiff, la sua storia e il suo incredibile temperamento
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Il Bullmastiff, la sua storia e il suo incredibile temperamento

Cani

Articolo a cura di Roberto Cucchi, allevatore con affisso Nodarobulls

La storia del Bullmastiff

Il Bullmastiff proviene dall’antico Mastiff Inglese e dal Bulldog. Fu utilizzato dapprima come cane da guardia e, nei tempi antichi, come aiuto del guardiacaccia per la cattura dei bracconieri. Il Bullmastiff nasce dal 60% Mastiff e il resto dei suoi geni deriva dal Bulldog inglese, ma non dal Bulldog che conosciamo oggi ma dal Bulldog del 19° secolo, che era un cane dall'aspetto molto diverso dalla versione odierna. La storia del Bullmastiff inizia attorno alla fine del XIX secolo, nel 1860 per l'esattezza. I ricchi proprietari di latifondi avevano gravi problemi a causa del bracconaggio nelle loro terre. Erano proprietari di enormi distese di terre che includevano foreste colme di fauna selvatica che era assolutamente necessaria per poter sfamare loro stessi e le loro centinaia di servitori.

Il bracconaggio all'epoca era un reato capitale e il guardiacaccia era responsabile della cattura di coloro che cacciavano di frodo. I bracconieri potevano cacciare facilmente gli animali, ma mettevano anche in pericolo la vita dei guardacaccia. Senza i sistemi di sicurezza, i guardacaccia del diciannovesimo secolo avevano bisogno di qualcosa/qualcuno che potesse proteggere loro stessi e gli animali della foresta.

Divenne impellente la necessità di avere un ausiliario coraggioso che potesse essere tranquillo ma attaccare a comando. Il cane doveva essere abbastanza potente da sottomettere un uomo, senza però sbranarlo. Un cane così non esisteva! La versione ottocentesca del Bulldog inglese era molto feroce, ma non aveva la taglia e il Mastiff non era abbastanza veloce e aggressivo. Quindi gli allevatori hanno incrociato le due razze per creare un cane che potesse svolgere il lavoro di cui necessitavano.

Si dice che i guardiacaccia abbiano usato anche altre razze come l'Alano, per aggiungere altezza al Bullmastiff. La nuova razza, prima di essere riconosciuta dal Kennel Club in Gran Bretagna e dall'American Kennel Club, dovette dimostrare di essere omogenea senza l'intervento di flussi da altre razze. Ci vollero generazioni prima che questo accadesse. I Bullmastiff dovevano lavorare di notte quindi si preferiva un pelo tigrato scuro per poter avere il massimo della mimetizzazione.

Il guardiacaccia poteva tranquillamente farsi strada attraverso la foresta verso il bracconiere, sicuro che il cane non avrebbe tradito la sua posizione perché, pur essendo corpulento, aveva un movimento assolutamente silenzioso. Quando era abbastanza vicino, il Bullmastiff si precipitava sul bracconiere, afferrandolo per un braccio e tenendolo a terra fino all'arrivo del guardacaccia. Quando il bracconaggio iniziò a diminuire, il Bullmastiff fu impegnato come cane da guardia. Nel 1924, la razza era pura e fu riconosciuta dal British Kennel Club. L'American Kennel Club seguì nel 1933. Nel 2020 il Bullmastiff è stato annoverato al 55° posto come popolarità negli Stati Uniti dall'AKC.

Roberto Cucchi

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