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Il carattere e le particolarità del Pastore di Picardia
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Il carattere e le particolarità del Pastore di Picardia

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Giorgio Navarra, intestatario dell'affisso Poggio al Vento, delinea in questo articolo il carattere e le particolarità del Pastore di Picardia e delle sue grandi caratteristiche che ne fanno una razza distinta.

Il carattere del Pastore di Picardia

L’addestramento moderno e la selezione effettuata dal dopoguerra ad oggi ci hanno trasmesso Berger Picard con un temperamento sempre meno focoso, direi ammorbidito. Fatto inevitabile in momenti in cui la razza andava recuperata con drastiche scelte che tra l’altro potessero avvicinarlo al grande pubblico e dare linfa all’operato del club di razza transalpino. Club oggi ben strutturato ed efficiente che raccoglie iscritti e delegati oltre che nel Paese d’origine anche nel resto del mondo.

Il Picard, questo primitivo, ha mantenuto intatte le sue doti di guardiano e di cane da pastore.

E’ dotato di una spiccata predatorietà non generalizzata. Nevrile morfo-caratterialmente come tutti i cani intorno al crocevia alsaziano, ha grandi doti di equilibrio, irruento o diffidente quando non debitamente socializzato. Attento, molto vigile, docile quando ben avviato, ama molto il gioco, l’acqua in particolare appare essere atavicamente prediletta. Possono rivelarsi testardi, addirittura cocciuti. Semplicemente amano fare le cose a modo loro, o meglio, attuare comportamenti che denotano un forte indipendenza e una grande personalità.

Nell’addestramento di questa razza ho imparato, a spese mie e dei cani, che gli obsoleti metodi di addestramento delle razze da utilità e difesa cosiddetti coercitivi non possono che condurre all’insuccesso di cane/conduttore/addestratore a fronte dell’empatia riscontrata col rinforzo positivo di metodi gentili rispettosi della loro grande sensibilità. Naturalmente territoriale non è un grande abbaiatore a meno che non sia strettamente necessario. Non teme l’affronto ma aspetta una mossa ostile prima dell’intervento a fronte di un sostanziale equilibrio mentale.
Un polso poco fermo mal si presta a condurre un cane con questo bagaglio genetico.

Io dico, facendo mio l’adagio di una vecchia reclame, “Per molti ma non per tutti”. Sono inoltre grandi pistaioli, dotati di un eccellente fiuto! Assolutamente da non trascurare il profondo legame che stabiliscono con il loro branco, la famiglia umana. Come tutti i cani da pastore, che hanno semplicemente sostituito il gregge con un nucleo familiare, sono ossequiosi, pronti e gentili, mai invadenti, grandi compagni di gioco per i bambini: senz’altro retaggio questo della vita trascorsa tra gli animali della corte e i figli di contadini e allevatori nella Picardia del XVIII secolo.

In Italia abbiamo poco più una trentina di soggetti, alcuni “rintracciati” e altri in circolazione, la maggior parte dei quali provenienti dall’allevamento Poggio al Vento. Il grande pubblico non conosce la razza ma ci sono dei segnali molto confortanti. Inoltre ci sono club molto attivi riconosciuti dai rispettivi kennel nazionali in Germania, Belgio, Austria, Olanda, Svizzera e USA. Il Club Francese (CABP – Club les Amis du Berger Picard) ha poi delegati anche nel resto d’Europa.

Giorgio Navarra

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