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Il Labrador Retriever una razza conosciutissima. Perché?
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Il Labrador Retriever una razza conosciutissima. Perché?

Cani

L'articolo è a cura di Marica Crippa, allevatore con affisso Crigilab riconosciuto ENCI-FCI, per la selezione del Labrador Retriever giallo e nero

Il Labrador Retriever, pillole di storia

L’origine del Labrador risale almeno al 1830 e discende direttamente dal cane di St. John, oggi estinto, allevato dai pescatori canadesi con lo scopo di aiutarli nel recupero di reti e pesci. Successivamente alcuni coloni inglesi portarono questi cani nel Regno Unito dove, vista la loro fama di ottimi cani da riporto e del buon carattere trasformarono il cane da “pescatore” a cane da caccia. Venne riconosciuto ufficialmente come razza dal Kennel Club nel 1904 e fin dall’inizio venne selezionato per le sue doti di infaticabile lavoratore e per via del suo carattere socievole. Questa selezione lo ha portato ad essere oggi un cane intelligente, forte, facilmente addomesticabile e desideroso di compiacere, adatto a qualsiasi clima, agile, giocoso di buon carattere e senza traccia di aggressività.

Piacere, Labrador Retriever!

Il Labrador Retriever è un cane di taglia media con un fisico forte, robusto e compatto. Le colorazioni del manto, riconosciute ufficialmente, sono tre: giallo, nero e chocolate. E’ molto attivo, dotato di una smisurata resistenza fisica e di una incredibile versatilità. Ha bisogno di continuo movimento e adora l’acqua ... tutta l'acqua ... fiumi, laghi, torrenti, mare… pozzanghere… per lui non fa alcuna differenza … appena si presenta l’occasione un tuffo lo fa più che volentieri. E' un cane estremamente intelligente, entusiasta, docile e desideroso di compiacere, di indole buona. Il Labrador è un cane da caccia, principalmente da riporto, ma la sua versatilità lo porta ad essere adatto alla ricerca di persone disperse, in superficie o su macerie, per il ritrovamento di esplosivi e sostanze stupefacenti. Importantissimo il ruolo che svolge come cane guida per le persone non vedenti o portatori di handicap e, la sua totale mancanza di aggressività, lo porta ad essere un perfetto cane da pet-therapy.

Nonostante sia un cane prettamente da lavoro, ama stare in famiglia e adora la compagnia dei bambini. Occorre tener presente, però, che non è opportuno lasciare i bimbi troppo piccoli da soli con il nostro amico a 4 zampe, (questa in realtà è una regola da adottare con qualsiasi tipo di cane), perché potrebbe inavvertitamente ferire il bambino durante il gioco, per difesa o semplicemente per la sua proverbiale irruenza. Da cucciolo il Labrador è “leggermente” turbolento, non è un cane adatto a stare fermo. Un cucciolo annoiato potrebbe diventare un cucciolo “rosicchiatore” nel senso che morderà e distruggerà tutto quello che trova in giro. Non è particolarmente adatto a fare la guardia, ha il senso del territorio e abbaia agli sconosciuti ma assalirà i visitatori solo ed esclusivamente per farsi coccolare.

Le caratteristiche morfologiche del Labrador

Cranio largo, ben modellato, asciutto senza guance carnose e stop definito.
Tartufo ampio con narici ben sviluppate.
Muso potente, non appuntito.
Mascelle e denti di media lunghezza e forti, con perfetta, regolare e completa chiusura a forbice, con denti superiori strettamente sovrapposti agli inferiori e impiantati perpendicolarmente alle mascelle.
Occhi di media grandezza, con espressione intelligente e mite; marrone o nocciola.
Gli occhi troppo chiari sono considerati un difetto.
Orecchie non grandi né pesanti. Ricadono sulla testa e sono attaccate piuttosto indietro.
Collo possente, solido e pulito. Esce da spalle ben piazzate.
Dorso ha una linea dorsale ben dritta.

Rene largo, corto nella sua giunzione al posteriore e forte. Torace ben largo e disceso, con costole ben cerchiate a botte – questo effetto non deve essere prodotto dal fatto di portare un peso eccessivo.
Coda di media lunghezza, priva di frange ma completamente ricoperta di un pelo corto, spesso e denso che le dà un aspetto “rotondo” chiamato “Coda di lontra”, non deve essere mai arrotolata sul dorso e si assottiglia gradualmente verso la punta.

Arti anteriori diritti dal gomito al suolo visti sia dal davanti che di lato, spalle lunghe e ben oblique, avambraccio diritto e di buon ossatura. Piedi anteriori rotondi e compatti; dita ben arcuate e cuscinetti ben sviluppati.
Arti posteriori ben sviluppati, con la groppa non spiovente, ginocchio ben angolato dal metatarso e garretti ben discesi. Piedi posteriori rotondi e compatti, dita ben arcuate e cuscinetti plantari ben sviluppati.

Mantello con pelo caratteristico, corto e folto, senza ondulazioni o frange, passabilmente ruvido al tatto; sottopelo impermeabile.
Colore completamente nero, giallo o marrone (fegato/cioccolato). Il giallo va dal crema chiaro al rossiccio (red fox). Ammissibile una macchiolina bianca sul petto.
TAGLIA: altezza ideale al garrese per i maschi: 56-57 cm; per le femmine 54-56 cm.

Marica Crippa

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