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Labrador Retriever, origine dei tre colori del mantello
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Labrador Retriever, origine dei tre colori del mantello

Cani

Articolo a cura di Eva Vincenzi, allevatore e intestatario dell'affisso Erolgems, riconosciuto ENCI/FCI. Master Allevatore ENCI/AMNVI.

 

Origine dei tre colori del Labrador Retriever

Il Labrador ha un mantello folto e corto che respinge l'acqua e fornisce una grande resistenza al freddo e all'acqua. I Labrador sono di 3 colori: nero, giallo e cioccolato. Il nero era il colore più conosciuto, ora è il giallo, ed è dominante nei Labrador. Il nero era anche il colore comunemente preferito e allevato fino a tempi più recenti. Va notato che i colori chocolate e giallo sono stati osservati nei cani originali di St. John già a Terranova.

Sono geni recessivi e questi colori vengono anche definiti color "fegato" e "golden" (dorato). Nel 1807 una nave il Brigantino Canton, portò alcuni cani di St. John destinati a Poole, in Inghilterra, come probabile stock di allevamento per il duca di Malmesbury. Il Canton naufragò e due cani, uno nero e un cioccolato, furono ritrovati e si pensa che essi abbiano dato inizio a parte del programma di allevamento (insieme ad altre razze) che hanno creato il Chesapeake Retriever (il Chesapeake è solo di color cioccolato nelle varie tonalità).

Da questo si deduce che il chocolate era un colore già presente nei cani originali di St. John che più tardi si sono affermati con il nome di Labrador Retriever. Come colori recessivi, i cuccioli gialli e chocolate nacquero occasionalmente nelle cucciolate attraverso gli anni. Durante i primi programmi di allevamento questi "colori secondari" furono spesso "rifiutati" finché non furono finalmente accettati dai britannici e dai club americani e quindi registrati. Alcune persone preferiscono i neri dicendo che sono i Labrador migliori. In realtà è solo una questione di gusto personale un buon Labrador lo è di qualunque colore esso sia sempre che dietro al cane vi sia un pedigree ben equilibrato e un programma di allevamento serio.

Verso il 1880 quasi tutte le linee del vero Labrador (cane di St. John) erano estinte in Inghilterra. Una riunione fortuita del terzo Conte di Malmesbury (all'età di 75 anni) con il sesto duca di Buccleuch (1831-1914) e il dodicesimo duca di Home (1834-1918) salvò il Labrador dall'estinzione. Buccleuch e Home stavano visitando una zia malata e decisero di partecipare a una battuta di caccia ad uccelli acquatici sulla costa meridionale. Là i due uomini rimasero impressionati da ciò che i cani di Malmesbury erano in grado di fare. Queste erano le stesse linee di sangue dell’allevamento del padre.

Malmesbury riferì di aver mantenuto pure le linee di sangue come avrebbe potuto fare con i cani importati provenienti da Terranova. Malmesbury diede loro alcuni dei suoi cani per continuare il programma di allevamento. I cani erano Ned (nato nel 1882) e Avon (nato nel 1885). Molti dicono che questi due cani sono gli antenati di tutti i Labs britannici. Si dice che Buccleuch Avon, generò cuccioli "color fegato". Avon potrebbe essere l’antenato di molti dei campioni chocolate americani da lavoro o dei portatori del gene chocolate. Nel 1892 nacquero due labrador "fegato" presso l’allevamento di Buccleuch (Richard Wolters, Il Labrador Retriever). Nel 1899 è stato registrato il primo labrador giallo nato nell'allevamento del maggiore C.J. Radclyffe e chiamato Ben di Hyde.

Eva Vincenzi

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