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La riproduzione nel cane: ciclo della femmina, stallone e monta
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La riproduzione nel cane: ciclo della femmina, stallone e monta

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Conoscere le basi della riproduzione del cane è importante non solo per i proprietari, ma anche per gli allevatori. Nel caso dei proprietari è fondamentale per capire come funziona il ciclo estrale della femmina e valutare quando ci sia qualcosa di anomalo per segnarlo tempestivamente al veterinario. Nel caso di allevatori, sia professionisti che amatoriali che occasionali, è alla base della loro professione.

In questo articolo vi forniremo una panoramica generale della riproduzione del cane, successivamente andremo ad approfondire i diversi aspetti della faccenda.

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Sommario:

  1. Ciclo estrale della femmina
  2. Come monitorare il ciclo estrale della femmina?
  3. Durata della gravidanza nel cane
  4. Stallone: sempre pronto all'accoppiamento
  5. Differenze fra monta naturale e monta artificiale

Ciclo estrale della femmina

La parte cruciale della riproduzione dei cani è il ciclo estrale della femmina. A seconda della taglia e della razza, le femmine potenzialmente entrano in attività riproduttiva dal sesto mese in poi, anche se nei cani di grossa taglia tale limite temporale si sposta decisamente più in avanti. Inoltre non escludete mai a priori che qualche femmina non possa anticipare.

In generale cani di taglia piccola tendono a raggiungere la pubertà prima rispetto ai cani di taglia grande. Un Leonberger, per esempio, è probabile che entri in età riproduttiva mesi dopo rispetto a uno Yorkshire Terrier.

Il ciclo estrale della cagna si compone di diverse fasi:

  • proestro: in questa prima fase i maschi cominciano a seguire la femmina, ma lei non accetta la monta (scappa, si nasconde o li aggredisce). In generale si dice che la fase di proestro dura dai 7 ai 10 giorni, ma in realtà il range è variabile a seconda della cagna (si va anche dai 3 ai 20 giorni a volte). In questa fase la vulva della cagna diventa grossa ed edematosa. Compare poi uno scolo vaginale sieroso-ematico, più o meno abbondante a seconda dell'individuo e della taglia del cane (in cani di piccola taglia tendono a esserci perdite di sangue più esigue rispetto a cani di grossa taglia). Tecnicamente la fase proestrale finisce quando la femmina accetta il maschio nella cosiddetta fase estrale, quando le perdite di sangue finiscono. Ma attenzione: ci sono alcune cagne che presentano perdite di sangue anche durante la fase estrale. Se dunque l'allevatore aspetta la fine di tali perdite prima di farla accoppiare, rischia di saltare il momento giusto
  • estro: anche questa fase ha una durata variabile. In media si parla di 7-10 giorni, ma il range in alcune cagne si restringe o si amplia a 3-20 giorni. In questa fase, in linea teorica, le perdite di sangue dovrebbero essere scomparse o quasi, la vulva tende a ridursi di dimensioni e la cagna accetta la monta del maschio. L'ovulazione vera e propria dura di meno, si parla di 24-36 ore (il picco dell'LH, momento dell'ovulazione, dura 12-24 ore), ma in realtà la cagna potrebbe accettare il maschio anche nei giorni successivi
  • diestro: è la fase luteinica del ciclo estrale, la femmina non accetta più il maschio. In questa fase può manifestarsi una pseudogravidanza o una gravidanza immaginaria nelle cagne che non si sono accoppiate in quanto in questa fase prevale il progesterone (mentre nella fase precedente prevalgono gli estrogeni) per un periodo più o meno equivalente alla durata di una gravidanza vera, motivo per cui l'organismo della cagna, percependo un lungo periodo di persistenza del progesterone lo interpreta come se fosse una gravidanza, stimolando la produzione di latte e instaurando tutti gli atteggiamenti tipici
  • anestro: è la fase in cui l'attività riproduttiva è in pausa

In media, la cagna ha due cicli estrali all'anno, ogni sei mesi circa. Tuttavia esiste un'estrema variabilità fra soggetti diversi: ci sono cagne che vanno in calore ogni 8-12 mesi, cagne che vanno ogni 3 mesi. Ci sono poi cagne dal ciclo molto irregolare: a volte hanno calori molto ravvicinati, a volte molto distanziati, a volte non sembrano andare mai in calore. In tutti i casi di irregolarità del ciclo è bene indagare col veterinario che non siano presenti alterazioni ormonali o ovariche che possano giustificare una tale variabilità di frequenza (cisti follicolari ovariche, neoplasie ovariche, ipotiroidismo...).

Una curiosità: molto spesso sentirete qualcuno riferirsi al ciclo estrale della cagna indicandolo come "la cagna ha le mestruazioni". Tecnicamente il paragone non è corretto in quanto le perdite di sangue nella cagna e nella donna avvengono in momenti opposti del ciclo riproduttivo.

Curiosità numero due: non esiste la menopausa nelle cagne. Le cagne rimangono fertili anche quando diventano anziane. Tuttavia questo non vuol dire che possano essere fatte riprodurre anche quando sono diventate troppo grandi: le probabilità che rimangano gravide, che partoriscano cuccioli sani e privi di difetti genetici o che riescano a superare le difficoltà di un parto o di un allattamento, diminuiscono di parecchio man mano che la cagna invecchia.

Come monitorare il ciclo estrale della femmina?

Di come monitorare il ciclo estrale nella femmina parleremo in futuro in un articolo dedicato a questo argomento.

Qui vi ricordiamo che, oltre a valutare i cambiamenti fisici e fisiologici della cagna (perdite di sangue, vulva che si ingrandisce, atteggiamento dei maschi nei suoi confronti...) è possibile stabilire in che momento del ciclo ci si trovi o eseguendo degli esami citologici vaginali o monitorando i livelli di progesterone e LH. Tutti esami che dovranno essere concordati insieme al veterinario.

Durata della gravidanza nel cane

Quanto dura la gravidanza nel cane? Ebbene, di solito si sente dire "Un paio di mesi". Corretto, ma non preciso. E' vero, la gravidanza del cane può durare 60 giorni, ma si tratta di un modo di dire di comodo.

Questo perché la durata della gravidanza di una cagna ha un range molto più variabile: solitamente va dai 58 ai 62 giorni, anche se ci sono cagne che arrivano anche a 68-71 giorni o cagne che partoriscono a 57 giorni. Tale disparità nasce dal fatto che dipende dal momento di inizio a cui ci si riferisce. Se si parla del momento di inizio come la data dell'accoppiamento, allora possiamo andare dai 56-57 giorni fino anche ai 71-72 giorni. Tuttavia, se ci si riferisce alla data dell'ovulazione esatta, qui si potrà essere più precisi e si parlerà di 62-64 giorni, che diventano però 64-66 giorni se si fa iniziare il tutto dal picco dell'LH.

Stallone: sempre pronto all'accoppiamento

Fondamentalmente da quando il cane maschio entra nell'età pubere, è sempre pronto per l'accoppiamento. Per il maschio non si può parlare di ciclo o fasi: lui può accoppiarsi ed essere fertile sempre. Esattamente come nella femmina, non esiste l'andropausa: il maschio rimarrà fertile vita natural durante. Ma come nella femmina è possibile che la vitalità, numero e qualità dei suoi spermatozoi cali col passare degli anni.

Il fatto che sia sempre pronto all'accoppiamento non vuol dire che, nel caso si decida di farlo riprodurre, sia consigliabile farlo accoppiare di continuo con la femmina. Per la femmina, infatti, conviene fare due accoppiamenti a giorni alterni (si potrebbe arrivare a tre accoppiamenti a giorni alterni, ma il problema in questo caso è che a fine gravidanza si potrebbero avere cuccioli frutto dell'accoppiamento del primo giorno, quindi più maturi e grandi e cuccioli frutto dell'ultimo accoppiamento, quindi a 5-6 giorni di distanza e più immaturi. Il che crea problemi perché al momento del parto, sia naturale che cesareo, si rischia di avere nel medesimo momento cuccioli troppo immaturi o cuccioli in sovraparto).

Per il maschio, invece, si tratta di dargli il tempo di riprendere energie e produrre materiale seminale, per cui si preferiscono accoppiamenti a giorni alterni.

Differenze fra monta naturale e monta artificiale

Anche qui andremo ad approfondire in seguito, qui forniremo qualche indicazione generale. La monta naturale è l'accoppiamento spontaneo fra due cani. Solitamente il consiglio è di portare la femmina dal maschio per evitare che il maschio, intento a esplorare l'ambiente nuovo, non si distragga. Per scegliere il momento migliore per tentare un accoppiamento, soprattutto se non si è vicinissimi, conviene o far eseguire dal veterinario dei tamponi vaginali per valutare le modifiche delle cellule vaginali (sono necessari più tamponi per capire quale sia il momento giusto, un singolo tampone non è indicativo perché bisogna valutare come le cellule si stiano modificando nel corso del tempo) o valutare il dosaggio del progesterone e dell'LH.

Se il momento è giusto, si fanno conoscere i due cani e se non vi sono problemi di compatibilità, si lasciano da soli. Considerate che quando il maschio di accoppia, rimane unito alla femmina per 10-15 minuti a causa dell'aumento di volume di alcune ghiandole che impediscono al pene di sfilarsi subito dalla vagina.

Tuttavia a volte capita che i due cani, soprattutto ai primi tentativi di accoppiamento non siano proprio esperti, non sappiano bene cosa fare. Oppure ci troviamo di fronte a razze che non riescono a effettuare bene il "salto" con cui il maschio copre la femmina (pensiamo per esempio ad alcune razze molossoidi). Oppure ancora l'allevatore vuole essere certo di avere maggiori probabilità di successo. In questo caso si ricorre alla monta artificiale.

Solitamente si ricorre all'ausilio di un veterinario: il veterinario provvederà non solo a controllare che la cagna sia nella giusta fase per l'accoppiamento, ma dopo aver prelevato il seme dal maschio, lo analizzerà per controllare che non ci siano anomalie (colore, vitalità degli spermatozoi, numero degli spermatozoi, conformazione degli spermatozoi, movimento degli spermatozoi).

Questo perché se viene riscontrato un numero esiguo di spermatozoi, va da sé che probabilmente anche la monta artificiale potrebbe non andare a buon fine. Peggio se viene riscontrata una bassa vitalità o alterazioni morfologiche degli spermatozoi: in questo caso si potrebbe rischiare anche la nascita di soggetti con tare genetiche. Inoltre verrà valutato che non siano presenti processi infiammatori a carico dell'apparato genitale di entrambi i cani, fattore che potrebbe pregiudicare il buon successo della procedura.

Talvolta si può decidere di procedere anche con una sorta di monta assistita: in questo caso il proprietario o il veterinario aiuta i due cani ad accoppiarsi, magari sorreggendo il maschio o posizionandolo correttamente, ma senza ricorrere all'inseminazione artificiale vera e propria.

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